Rata del mutuo troppo pesante … cosa fare?

In caso di mutuo con tasso variabile, con prestito a lungo termine che dura 25/30 anni, può capitare che l’Euribor, ricominci a salire e, di conseg...
giovedì 12 Gennaio , 2017
I primi nove mesi del 2016 hanno segnato in maniera importante la ripresa del mercato del credito alle famiglie; ciò è stato evidenziato dalla quarantunesima edizione dell’Osservatorio sul Credito al Dettaglio realizzato da Assofin, CRIF e Prometeia.
La domanda di erogazione del credito è aumentata grazie a una serie di condizioni tra cui i tassi ai minimi storici, e l’offerta è stata rafforzata da una politica economica ampiamente espansiva, tutto ciò ha comportato una crescita notevole, trainata dal credito auto e in generale di tutte le categorie di prodotto; e i mutui d’acquisto, caratterizzano i flussi dei mutui immobiliari.
Per il triennio 2016-2018 i flussi di mutui e del credito al consumo cresceranno ulteriormente, consolidando la ripresa. Essi troveranno fondamento nelle migliori condizioni economico e finanziarie delle singole famiglie e in una politica di offerta più benevola.
Le famiglie hanno una maggiore capacità di sostenere il debito, grazie alle migliori condizioni economiche, ciò comporta una sempre minore quantità di crediti deteriorati.
Da gennaio a settembre 2016, le operazioni di erogazione del credito al consumo hanno visto un incremento pari al +17,5% rispetto agli stessi mesi del 2015; favorendo i consumi durevoli delle famiglie, che a causa delle crisi sono stati messi in secondo piano per anni.
I punti di forza nel mercato dei finanziamenti riguardano l’acquisto di autoveicoli e motocicli, che hanno segnato un +21.1%, caratterizzato dalla ripresa delle immatricolazioni e dei passaggi di proprietà.
Ciò che ha favorito questi prestiti sono le campagne a tassi promozionali e la proposizione di prodotti altamente flessibili, insieme a servizi accessori aggiuntivi.
I prestiti per l’acquisto di altri beni e servizi (arredo, elettronica, elettrodomestici, impianti per la casa, spese mediche, ecc.), hanno subito un aumento minore rispetto al 2015, cioè il +8%, ciò perché si è verificata una flessione dei finanziamenti per gli elettrodomestici e l’elettronica in generale.
Per quanto riguarda i mutui per l’acquisto di abitazioni, rappresentano un settore che ha subito il più deciso incremento, ben +34.9%, e rappresenta in maniera puntuale il miglioramento delle compravendite immobiliari residenziali.
Il comparto “altri mutui”, dopo il notevole incremento dell’ultimo biennio, ha subito un ridimensionamento pari a +17%.
I mutui a tasso fisso rappresentano i due terzi delle erogazioni, dovuto ai tassi ai minimi storici, che hanno portato le famiglie a optare per la certezza di una rata costante per tutta la durata del contratto, e alle offerte a tasso fisso proposte da tante banche per attirare la clientela.
Nel secondo e terzo trimestre del 2016, vi è stata una ulteriore riduzione del rischio dei prestiti al consumo; più precisamente, il c.d. tasso di default (“indice di rischio di credito di tipo dinamico che misura le nuove sofferenze e i ritardi di 6 o più rate nell’ultimo anno di rilevazione”) del credito riferito sia ai mutui immobiliari che al credito al consumo, alla fine del mese di settembre era pari all’1.8%, ricalcando i livelli precedenti alla crisi.
Per quanto riguarda il credito al consumo il tasso di default dal mese di marzo al mese di settembre 2016 è diminuito dal 2% all’1.8%, e i prestiti personali hanno subito un’importante riduzione del rischio, (tasso di default che si attesta al 2.6%), mentre i prestiti finalizzati hanno subito una riduzione minore.
Lo stesso si può dire per i mutui immobiliari, per i quali, il tasso di default si colloca all’1.4%, avvicinandosi ai livelli ante crisi.
Il credito alle famiglie nel triennio 2016-2018 subirà una crescita, nonostante elementi di incertezza dovuti alla situazione economica, politica e al processo di riforma della regolamentazione del sistema finanziario. Per quanto riguarda la domanda, le famiglie grazie alle migliorate condizioni economiche saranno più propense agli acquisti, soprattutto relativi ai beni durevoli e agli immobili, aumenterà dunque il ricorso al credito.
Inoltre l’offerta risulta essere ancora molto favorevole soprattutto per i tassi di mercato relativi al breve periodo risultano essere molto convenienti.
Gli ultimi tre mesi del 2016, hanno confermato questa tendenza positiva che proseguirà per tutto biennio 2017-2018, con una lieve attenuazione; faranno ancora da traino i prestiti concessi per l’acquisto di auto ma anche le altre forme di finanziamento rappresenteranno una spinta alla crescita.
Tutto ciò viene favorito dall’aumento dell’occupazione e del reddito disponibile delle famiglie, dei tassi di interesse contenuti e al miglioramento del mercato immobiliare; i flussi di prestiti per l’acquisto di abitazioni si consolideranno ulteriormente nel prossimo biennio, seppur con ritmi di crescita più contenuti rispetto a quelli degli ultimi anni. Diminuirà il ricorso alle surroghe e sostituzioni in quanto risulteranno meno convenienti.
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